18 marzo 2007: l"incipit


"Vieni a fare un giro dentro di me
o questo fuoco
si consumerà da sè.
E se una vita finisce qua
quest'altra vita
presto comincerà"

Con parole di altri (gli Afterhours), apro questo blog, con il fuoco che spero non si spenga mai.
Ho scritto molte parole, forse inutili o banali, o forse interessanti, irriverenti e divertenti.Le ho pubblicate altrove, ma a volte capita che dopo una giornata al mare si torni a casa solo con la sabbia nelle scarpe.
Ecco spiegato, quindi, il perchè di post retrodatati.
E' iniziata anche questa avventura..davanti, l'orizzonte. Sconosciuto. E per questo, assolutamente elettrizzante!
Buona lettura a tutti!



21 novembre 2008

Per una sera il genio di Herbie (Hancock)

Giunto quasi alla fine (il 30 novembre), il Roma Jazz Festival si è riservato per gli ultimi giorni di programmazione alcune cartucce che piuttosto sarebbe meglio definire pepite; tra queste, il concerto previsto per il 26 novembre, nella Sala Santa Cecilia, dell'Herbie Hancock Sextet.
L'incisore di uno degli album più venduti della storia (Empyrean Isles), vincitore di dodici Grammy Awards finora e parte del quintetto di Miles Davis dal 1963 a soli 23 anni, per l'occasione suonerà con il grande trombettista e compositore Terence Blanchard (autore di gran parte delle colonne sonore dei film di Spike Lee), per un concerto all'insegna sì del jazz, ma non solo.
Definire del resto Hancock solo un jazzista significa sminuirlo, nonostante la grandezza di questo genere; alla capacità compositiva, affianca infatti un'impredivibilità straordinaria, controbilanciata dall'altissimo tecnicismo e mixata con l'elettronica, il pop, il funk, l'hard bop e la musica classica. A ben guardare non c'è territorio di suoni che non abbia esplorato e vissuto questo sessantottenne che non s'è fatto sfuggire nemmeno la ricerca spirituale, come ha dimostrato il suo album del 1970, Mwandishi.
Sul palco con lui altri quattro musicisti di altissimo livello, oltre a Blanchard: James Genus al basso, Gregoire Maret all'armonica, Kendrick Scott alla batteria e Lionel Loueke alla chitarra, scoperto dallo stesso Hancock ed attualmente considerato uno dei nuovi talenti della chitarra jazz.
Il grande tastierista jazz ha in serbo dunque una serata da ricordare, in cui si farà fatica a stare composti sulle poltroncine e si avrà piuttosto quell'irrefrenabile bisogno di andare con mani e piedi a ritmo della sua indiavolata musica.

26 novembre
Herbie Hancock Sextet (feat. Terence Blanchard)
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia
Via P. de Coubertin, 30
Ore 21.o0
Biglietti: 35 € galleria, 50 € platea
Infoline: 06.80241281

-Pezzo pubblicato su RomaWeek del 21-28.11.2008-

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